Come è fatta una Casa Passiva

La Casa Passiva, o Passivhaus, è un edificio progettato e realizzato per ridurre al minimo i consumi energetici e garantire massimo comfort. Il principio è quello di costruire case che non necessitano di un impianto di riscaldamento per mantenere una temperatura confortevole in estate e in inverno, o che necessitano un apporto energetico molto ridotto.

Anche se il termine può essere usato in modo generico, la Casa Passiva risponde a criteri specifici definiti dal protocollo di riferimento, Passivhaus.

Per realizzare un edificio di questo tipo serve una progettazione accurata, un involucro edilizio perfettamente coibentato con infissi e cappotto termico, e una gestione specifica degli apporti di energia naturale e degli impianti.


Cosa significa Casa Passiva

Con il termine Casa Passiva  si definisce un edificio progettato e realizzato per  riscaldare o raffreddare gli interni con il minimo consumo energetico.

La Casa Passiva ideale è quella che riduce a zero i consumi, funzionando passivamente.


Qual è la storia delle Case Passive

Le Case Passive sono nate nel 1988 in Nord Europa, dove le basse temperature hanno spinto a studiare strategie alternative per ottenere risparmio energetico.

L’idea originale appartiene a due accademici, Feist e Adamson. Il principio era quello di realizzare edifici capaci di sfruttare al massimo l’energia solare, diventando autosufficienti sia in estate che in inverno. Un obiettivo estremamente ambizioso, soprattutto per un paese come la Germania dove furono realizzate le prime abitazioni di questo tipo.

Il successo delle Case Passive in Europa, ha portato rapidamente alla diffusione di questo nuovo modo di costruire gli edifici. Oggi possiamo trovare importanti realizzazioni anche in Italia.


Cosa sono gli Edifici NZEB

Le Case Passive fanno parte dei così detti edifici NZEB (near zero energy building).

Si tratta di edifici che puntano ad avvicinarsi al consumo energetico zero.

A partire dal 2021 le nuove costruzioni devono rispettare i requisiti degli edifici NZEB, anche nell’ottica della nuova direttiva europea per l’efficientamento energetico.

Le Case Passive rientrano negli edifici NZEB, ma puntano a risultati energetici ancora più importanti, abbattendo quasi del tutto il consumo di energia da fonti non rinnovabili. La corretta gestione degli apporti energetici naturali, insieme all’involucro edilizio coibentato e all’impiantistica, consentono di costruire edifici semi-autonomi e sostenibili.


Come è fatta una Casa Passiva

Una Casa Passiva nasce da un involucro edilizio ben coibentato:

  1. gli infissi hanno una tenuta all’aria importantissima e garantiscono massimo isolamento termoacustico,
  2. le pareti sono isolate con il cappotto termico, per contenere le dispersioni,
  3. i ponti termici sono mitigati,
  4. il ricambio d’aria è gestito da una VMC con recupero di calore e bypass estivo,
  5. l’ombreggiamento è progettato per garantire la massima efficienza.

Dal lato impianti abbiamo fotovoltaico, pannelli solari e sistemi specifici come pavimenti radianti. L’obiettivo è quello di rispondere al fabbisogno energetico dell’abitazione in autonomia, utilizzando eventuali fonti di energia esterne per esigenze minime.

È importante ottimizzare l’irraggiamento solare, limitando l’energia solare nei mesi estivi e massimizzandola nei mesi invernali per sfruttare al massimo il riscaldamento e la luce naturale che arrivano dal sole.

CasaClima Casa Passiva signficato
Una casa con infissi Diemme a consumi quasi azzerati

Come si costruisce una Casa Passiva

Una Casa Passiva nasce da un progetto accurato, frutto della collaborazione tra i diversi tecnici che si occuperanno della sua realizzazione.

Vediamo più nel dettaglio gli aspetti che abbiamo trattato nel paragrafo precedete.

Coibentazione termica:

L’involucro della casa passiva dovrà prevedere un cappotto termico ben installato.

Doppi e tripli vetri basso emissivi:

L’installazione di doppi e tripli vetri basso emissivi consente di ridurre la dispersione termica degli infissi.

Oltre a isolare, gli infissi dovranno lasciare passare la luce e, nei giusti periodi, anche il calore. La progettazione dell’apporto solare e degli ombreggiamenti è uno degli elementi chiave nella realizzazione di una Casa Passiva.

Posa in opera:

Serve una posa in opera efficace. Si predilige l’utilizzo di controtelai monoblocco isolanti e un opportuno lavoro di predisposizione del vano murario.

Serve intervenire su ponti termici e dispersioni. Nella nuova costruzione possiamo costruire un vano murario ad altissime prestazioni, nella ristrutturazione possiamo mitigare le criticità.

VMC:

Il ricambio d’aria è gestito in modo autonomo attraverso la VMC. Questa macchina consente di mantenere gli ambienti salubri all’interno di edifici ad altissima tenuta all’aria. Il sistema di recupero di calore riduce la dispersione termica nei mesi più freddi.

Tenuta all’aria e verifiche:

Il “blower door test” ci consente di verificare la tenuta all’aria della Casa Passiva.

Il test di tenuta all’aria prevede l’utilizzo di una macchina che immette ed estrae aria, mettendo l’ambiente in pressione e depressione.

Si eseguono una serie di test con l’utilizzo di sensori connessi a un PC.

In questo modo possiamo misurare la tenuta all’aria di infissi e pareti, e verificare che i parametri delle Case Passive siano stati rispettati.

Blower door Test a Lucca
Una fase del blower door test realizzato per un’abitazione con infissi Diemme

Che cos’è il protocollo Passivhaus

Passivhaus è il protocollo dedicato alle case passive. Contiene i criteri costruttivi della Casa Passiva, i requisiti e i metodi di verifica delle prestazioni.

L’edificio Passivhaus si progetta con il software del Passivhaus Institute (PHPP). Questo strumento consente di calcolare dispersioni e apporti energetici con l’obiettivo di ottenere la massima efficienza energetica.

La certificazione Passivhaus si ottiene presentando una documentazione che comprende fotografie dell’edificio, progetto, dati del blower-door test, elaborati del software PHPP.

L’edificio Passivhaus deve garantire:

  • fabbisogno energetico per il raffrescamento sensibile ≤ 15,4 kWh/m²a
  • fabbisogno energetico per riscaldamento ≤ 15,4 kWh/m²a
  • fabbisogno di energia primaria sotto i 120 kWh/m2
  • tenuta all’aria ≤ 0,64 h-1; edificio bilanciato (DV ≤ 10%)
Casa Passiva
Schema di funzionamento della Passivhaus. Fonte passiv.de

Conviene costruire una Casa Passiva?

L’edilizia di oggi punta alla realizzazione di edifici sempre più sostenibili, salubri ed economici da gestire. La Casa Passiva consente di ottenere tutti questi risultati.

Costruire una Casa Passiva può avere dei costi iniziali più alti di un normale edificio NZEB, ma la spesa viene ripagata con l’enorme risparmio energetico che si ottiene. In pochi anni è possibile recuperare le spese sostenute; si parla di costi energetici vicini allo zero.

Una Casa Passiva, ben progettata e realizzata, è anche una casa dove si vive bene, in grado di offrire benessere e comfort abitativo.

I criteri NZEB sono il punto di partenza per le case moderne. Quando possibile, il mio consiglio è di spingere al massimo questo concetto costruendo edifici autosufficienti, il più vicini possibile al consumo zero.


Risorse utili

Di cosa si occupa un esperto infissi?

Come funziona la termografia infissi per il controllo del ponte termico

Quale tipologia di VMC scegliere

Come evitare muffa e condensa con la VMC

Come ottenere risparmio energetico con cappotto termico e infissi

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